Facebook e Instagram potrebbero lasciare l’Europa se Meta non avrà più la possibilità di trasferire i dati degli utenti europei negli Stati Uniti. Mark Zuckerberg ha minacciato di lasciare il continente nel suo rapporto annuale alla SEC. Lo ha fatto in un momento in cui le autorità erano in trattative tese per sostituire un accordo sul trasferimento di dati transatlantico citato da migliaia di società ma invalidato dalla Corte di giustizia europea nel 2020. Evidenziando la condivisione dei dati tra paesi e regioni Meta, se non è più possibile utilizzare i modelli attuali o “alternative”, potrebbe non essere più in grado di offrire alcuni dei suoi “prodotti e servizi più importanti”, inclusi Facebook e Instagram.
In precedenza la memorizzazione dei dati degli utenti negli Stati Uniti non presentava alcuna difficoltà, ma il problema è sorto nel luglio 2020, quando il trattato che concedeva tali diritti all’azienda di Zuckerberg è stato scartato per violazioni della sicurezza dei dati. Ue e Usa stanno attualmente lavorando a un aggiornamento, ma Meta spera di ottenere i giusti permessi, ribadendo che la possibilità di trattare i dati degli utenti è fondamentale per le attività dell’azienda, ma punita dall’esclusione dal mercato. Se questa decisione sarà confermata, è difficile immaginare cosa accadrà. Forse, dopo le prime settimane di ansia, depressione e stress, impareremo tutti a fare le cose senza i social network, o, forse, migreremo meno ingenuamente su altre piattaforme, incluso il concorrenziale TikTok.
Le ripercussioni sarebbero comunque enormi: prima di tutto ci sarebbe un grande stato confusionale in tutto il territorio, ma sarebbe più che altro una grandissima perdita a livello commerciale.
Al giorno d’oggi moltissime aziende utilizzano per le loro campagne di marketing i social network e perderne due fra i più importanti sarebbe piuttosto grave. Moltissime altre soluzioni in questi ultimi anni sono state lasciate da parte per concentrarsi al 100% sui social, quindi la loro mancanza coglierebbe impreparate moltissime realtà. Il primo mondo a rimetterci sarebbe quello della pubblicità: una storia ogni quattro su Instagram è pubblicizzata, e la stragrande maggioranza delle attività utilizza ads di qualsiasi tipo.
In mancanza di quest’ultime la generazione dei leads potrebbe più che dimezzare e raggiungere nuovi potenziali clienti tornerebbe un processo lento e difficile.
Tuttavia, le probabilità che Meta decida di rimuovere Facebook e Instagram dall’Europa sono molto basse: semplicemente perché gli si ritorcerebbe contro a livello commerciale. D’altra parte, solo Facebook ha 309 milioni di utenti attivi giornalieri e 427 milioni di utenti attivi mensili in Europa, generando oltre 15 miliardi di dollari di entrate pubblicitarie nel quarto trimestre del 2021, ovvero il 47% delle entrate pubblicitarie totali. A dicembre 2021, Stati Uniti e Canada rappresentavano il 24%; quindi, l’Europa era la regione più grande di Meta per fatturato. Quando Meta ha sottolineato che un quadro normativo meno favorevole potrebbe influenzare il modo in cui Facebook e Instagram funzionano, lo ha fatto per chiarire che la situazione potrebbe influenzare alcuni elementi finanziari del suo bilancio, come i margini di profitto o la crescita degli utenti (già in calo) rispetto alla situazione attuale.
Quindi dati gli enormi profitti che l’intera Europa fa ricavare a Meta è molto più probabile che l’azienda trovi una soluzione o si adegui alla nuova normativa, o che insieme all’autorità regolatrice trovi un compromesso tra l’aspetto commerciale e la privacy degli utenti.